Nell’anno 2018 il Prodotto Interno Lordo negli USA è cresciuto circa del 2,9% rispetto al 2,3% del 2017. Il PIL nell’Euro Zona si è incrementato invece circa dell’1,8% nel 2018 rispetto al 2,4% nel 2017. Vediamo nelle tabelle seguenti l’evoluzione della crescita del pil negli ultimi 5 anni:

Evolution: Annual GDP United States

Date Annual GDP GDP Growth (%)
2018 20.500.600M.$ 2,9%
2017 19.485.400M.$ 2,2%
2016 18.707.200M.$ 1,6%
2015 18.219.300M.$ 2,9%
2014 17.521.700M.$ 2,5%

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Evolution: Annual GDP Euro zone

Date Annual GDP GDP Growth (%)
2018 1,8%
2017 12.589.880M.$ 2,4%
2016 11.935.033M.$ 2,0%
2015 11.667.268M.$ 2,1%
2014 13.478.914M.$ 1,4%

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Ricordiamo che la formula da cui si ricava la grandezza del Prodotto Interno Lordo è data da :

PIL= consumi + investimenti + spesa pubblica + esportazioni – importazioni

Mentre il tasso annuale di crescita è misurato con la semplice formula seguente:

Crescita% = [(Pil2018 – Pil2017) / Pil2017 ] x 100

Vediamo ora quale riflesso ha avuto l’andamento economico nazionale sui bilanci di società ceramiche italiane con presenza operativa e commerciale negli Usa e sul gruppo statunitense Mohawk detentore di importanti marchi italiani:

Del Conca USA Inc., con sede in Loudon (Tennessee): nel bilancio consolidato della capogruppo 2017 si evidenzia il raddoppio della capacità produttiva di tale controllata che le ha consentito brillanti risultati economici in parte compensati dalla volatilità del cambio euro/dollaro che ha inciso sia sul fatturato sia sulla negoziazione degli incassi.

Panariagroup  è presente negli States con Panariagroup USA Inc. avente sede nel Delaware che commercializza nel Nord-America le linee di prodotto a marchio Panaria e con Florida Tile Inc. con sede sempre nel Delaware che produce e commercializza materiale ceramico negli USA attraverso una propria rete distributiva ubicata prevalentemente sulla costa orientale; è presente inoltre con Lea North America LLC., con sede nel Delaware che commercializza nel Nord-America le linee di prodotto a marchio Lea. Nella relazione di bilancio conolidato di gruppo si afferma che “La Business Unit statunitense ha avuto una contrazione del volume d’affari in Euro, in parte giustificata dal significativo indebolimento della valuta statunitense rispetto alla moneta europea. Consapevoli che il mercato statunitense è un mercato in evoluzione e con una forte concorrenza, stiamo mettendo in atto azioni per aumentare ulteriormente la nostra competitività, sia sul fronte della gamma prodotti, che sul loro posizionamento e sul potenziamento dei canali distributivi. I rilevanti investimenti effettuati negli ultimi due anni, con I’incremento della capacita produttiva, il potenziamento del polo logistico, il rafforzamento della rete distributiva, ci mettono nelle migliori condizioni per sostenere le nostre strategie di sviluppo….A fronte di una rapida flessione dei ricavi negli USA, non è stato possibile ridurre tempestivamente i costi fissi e semi-variabili, con conseguente compressione dei margini; nel budget del 2018, pur confermando gli obiettivi di crescita, si e tenuto conto di una ottimizzazione dei costi operativi, per un recupero della marginalità.” Nel verbale di assemblea si afferma che “La controllata Panariagroup USA ha realizzato un fatturato netto di 8,3 (otto virgola tre) milioni di dollari, con una perdita di 0,1 (zero virgola uno) milioni di dollari al netto di ammortamenti, accantonamenti e imposte per 0,1 (zero virgo-la uno) milioni di dollari.” In particolare il bilancio consolidato Panariagroup Usa ha espresso nel 2017 un EBITDA con incidenza pari al 10,3% sul valore prodotto ed un utile finale di conto economico pari a 11,4 milioni di dollari pari al 2,74% del valore della produzione.

Il 15 Marzo 2019 il Consiglio di Amministrazione di PANARIAGROUP Industrie Ceramiche S.p.A. approva il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2018 da cui si stralcia: “La congiuntura economica incerta e alcuni fattori esogeni, in particolare il calo del dollaro e l’incremento dei costi dell’energia, hanno influenzato l’andamento dei risultati al 31 dicembre 2018. Ricavi netti consolidati pari a 371,0 milioni di euro (383,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Margine operativo lordo a 19,3 milioni di euro (42,0 milioni di euro al 31 dicembre 2017).  Margine operativo netto risulta pari a -5,3 milioni di euro (18,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Perdita Netta consolidata pari a – 4,1 milioni di euro (11,4 milioni di euro al 30 dicembre 2017). La diminuzione dei ricavi è stata in linea con l’andamento generale dei mercati, su cui Panariagroup ha saputo difendere le proprie quote. Si segnala la performance della Business Unit portoghese che ha registrato una crescita del fatturato del 3% rispetto al 2017.”

Il gruppo FINFLOOR  opera sia in produzione che in commercializzazione negli States con FLORIM USA Inc. a Clarksville nel Tennessee, dove possiede un sito produttivo tra i più grandi e tecnologicamente avanzati e in sola commercializzazione con Florim Solutions sita a Cumming in Georgia. Nel bilancio consolidato del gruppo Finfloor si legge: “A dicembre Florim USA ha annunciato l’intenzione di procedere ad un re-branding, che si realizzerà nel corso del 2018. La società, che nel corso del 2017 ha realizzato investimenti per USD 19,8 milioni per incrementare la propria efficienza produttiva e contenere l’impatto ambientale, chiude l’esercizio con un utile netto di USD 24,7 milioni, in leggero aumento rispetto al 2016, e un fatturato pari a USD 126,7 milioni, in lieve calo rispetto al risultato del precedente esercizio. Infine, la società Florim Solution, Inc., controllata al 100% da Florim USA, registra un fatturato di USD 2,4 milioni ed un utile netto di USD 83 migliaia, in calo rispetto ai risultati conseguiti nel precedente esercizio. Il consolidamento delle due società riflette quindi un calo dei principali indicatori economici, anche per effetto del rafforzamento dell’Euro rispetto al Dollaro Usa a fine esercizio. I risultati consolidati delle società americane sono sintetizzati nel seguente prospetto.

Proseguendo la panoramica riguardante i dati economico finanziari provenienti dal distretto statunitense, nella relazione di gestione allegata al bilancio consolidato del Gruppo Iris leggiamo: “Iris Ceramica Group S.p.A. tramite GRANITIFIANDRE partecipa negli States la società StonePeak Ceramics Inc. che produce gres porcellanato per pavimenti e rivestimenti; Il fatturato realizzato nel 2017 dal gruppo statunitense StonePeak è pari a 210 milioni di Dollari contro i 208 milioni di Dollari del 2016, con un incremento del 1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si confermano positivi anche tutti gli indici reddituali, seppur in calo rispetto all’esercizio precedente: Ebitda pari a 40,1 milioni di Dollari con un incidenza del 19,1% sul fatturato ed Ebit pari a 31,7 milioni di Dollari con un incidenza sul fatturato del 15,1%. Il risultato netto del 2017 è pari a 19,6 milioni di Dollari, nel 2016 il risultato netto era pari a 21,6 milioni di Dollari. “

Il gruppo americano MOHAWK possessore del gruppo Marazzi e dal 2017 anche di Emilceramica, ha fatturato a livello mondiale nel segmento della ceramica 3405,1 milioni di dollari nel 2017, pari a circa il 36% del suo fatturato totale, in crescita del 7,3% rispetto all’anno precedente, evidenziando un Ebit pari al 15,4% del fatturato di questo specifico segmento.  Nella relazione sul quarto trimestre 2018 leggiamo tra l’altro: Dopo cinque anni consecutivi di guadagni da record, il 2018 si è rivelato più difficile di quanto previsto a causa dell’aumento drammatico dell’inflazione; le piastrelle di lusso in vinile hanno avuto un forte un impatto su altri prodotti per pavimentazione negli Stati Uniti e la maggior parte dei mercati Mohawk sta rallentando. Sono stati investiti in modo selettivo circa $ 1,5 miliardi per migliorare le prestazioni a lungo termine, principalmente in nuove categorie di prodotti e zone geografiche con progetti e acquisizioni in Australia, Nuova Zelanda e Brasile e in Europa e iniziative di riduzione dei costi e riacquisto di azioni. Mohawk è entrata nel mercato europeo delle lastre in gres porcellanato e della moquette, ampliando la quota nella ceramica di fascia più alta nell’Europa orientale. E’ iniziata la produzione di lastre in vinile in Russia e la produzione di controsoffitti in quarzo negli Stati Uniti. Nel periodo sono state acquistate azioni proprie per circa $ 274 milioni. Per il quarto trimestre 2018 le vendite nei segmenti di ceramica globali sono aumentate del 4,5% e del 7% su base valutaria costante. Il il margine operativo del segmento è stato di circa il 9% o del 10% escludendo altri oneri, in calo anno su anno a causa dell’inflazione. In Nord America, il business ceramico è sì aumentato, ma è stato frenato dalle importazioni e dalle spese di trasporto. Per migliorare i margini sono stati aumentati i prezzi per recuperare l’inflazione ed i maggiori costi di trasporto.

Alfredo Ballarini Studio di Finanza Aziendale www.toptiles.it www.corsinazienda.it

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