Expo Revestir, la tecnologia ceramica made in Italy torna in Brasile

Nove le aziende italiane che, coordinate da Acimac, parteciperanno alla manifestazione

Si svolgerà in Brasile la prima grande collettiva firmata Acimac di quest’anno. Dall’8 all’11 marzo 2022, l’Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica sarà a San Paolo in occasione di Expo Revestir, il più grande evento fieristico dell’America Latina dedicato alle superfici e alle finiture organizzato come da consuetudine all’interno del Transamérica Expo Center. Un modo per offrire al visitatore, attraverso la presenza delle aziende italiane in un unico punto, un’immagine più forte del sistema Italia e consentirgli un’identificazione più agevole di tutte le tecnologie di cui necessita per le proprie linee produttive.

Per l’Associazione, che riunisce circa 70 aziende di cui la maggior parte collocata tra Modena e Reggio Emilia, nel cuore del più importante Distretto Ceramico del mondo, si tratta di un appuntamento fisso, che si ripete fin dalla prima edizione di 20 anni fa. Nel 2022 la collettiva raggrupperà 9 aziende alfiere del made in Italy: Barbieri&Tarozzi do Brasil, BMR, Bocedi, LB, Pemo Pumps, Sacmi, Smac, System Ceramics e Tecnoferrari.

Nell’ambito della collettiva è prevista anche una lounge di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che supporterà gli espositori nei giorni della fiera.

Il Brasile, d’altronde, è uno dei protagonisti nel settore delle piastrelle ceramiche: secondo mercato di consumo e tra i primi dieci nella classifica dell’export con vendite in più di 110 paesi, è il terzo maggiore produttore mondiale con 840 milioni di metri quadrati prodotti nel 2020 e un consumo di 829 milioni di metri quadrati. Una potenza interna solida che allo stesso tempo guarda anche all’Italia. I costruttori italiani, nel 2020, hanno infatti venduto macchinari per un totale di 139 milioni di euro, pari al 12.8% dell’export totale. In questo contesto il Brasile è sicuramente il Paese più importante, occupando da solo tra il 60 e il 70% dei volumi totali sudamericani.

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