Con SACMI avviato in Primus Ceramics il primo essiccatoio a impatto zero

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Con 800 kW di potenza installata potrà funzionare a regime sfruttando l’energia prodotta dalla copertura fotovoltaica della fabbrica. Tra i vantaggi, la possibilità di operare in “ibrido” elettrico-metano, garantendo la continuità produttiva in ogni condizione

Nella giornata mondiale dedicata all’efficienza energetica, Primus Ceramics inaugura, con SACMI, il primo essiccatoio per ceramica alimentato al 100% con elettricità prodotta da fonte rinnovabile.
Fondata nel 1969 e partner SACMI dal 2008 con l’installazione della prima linea completa – 4 milioni di mq di piastrelle l’anno, il 75% delle quali destinato all’export – Primus Ceramics ha fondato la propria strategia di crescita su qualità, efficienza e attenzione all’ambiente come fattori distintivi sul mercato.
Muove da qui la realizzazione della copertura fotovoltaica dello stabilimento di Aveiro, completata nel 2020, e la richiesta a SACMI di intervenire sull’essiccatoio esistente, un modello ECP a 5 piani, per consentirne il funzionamento a regime con l’elettricità prodotta dal sole.
Per realizzarlo, SACMI è intervenuta sui 4 moduli dell’essiccatoio equipaggiandoli con opportune resistenze, per una potenza totale installata pari a 800 kW, sufficiente per far funzionare la macchina a regime senza utilizzare il combustibile tradizionale. La stessa copertura fotovoltaica è stata ampliata dal cliente per poter sostenere i nuovi obiettivi di sostenibilità, con 2 GWh di energia prodotta dall’impianto che evita ogni anno l’emissione in atmosfera di 1.000 ton/eq di CO₂.
Punto di forza dell’essiccatoio così riconfigurato è la possibilità di funzionare sia in modalità full electric, sia a metano, sia in modalità “ibrida” (ad esempio due moduli in elettrico + due moduli a gas metano), in caso di potenza solo parzialmente disponibile dal fotovoltaico. Una macchina, insomma, attrezzata per garantire la continuità produttiva in ogni condizione.
Un vantaggio ulteriore è la possibilità, grazie al know-how SACMI, di intervenire sulla macchina esistente senza alcun impatto sul layout dell’impianto. Una soluzione quindi replicabile su vasta scala che SACMI, dopo la positiva esperienza in Primus Ceramics, propone come ulteriore opportunità nella direzione della decarbonizzazione in ceramica.

 

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