Prime (Nepal), tecnologia SACMI ad alta quota

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La nepalese Prime Ceramics inaugura con SACMI il nuovo impianto, che contribuirà a soddisfare almeno un quarto della domanda nazionale di piastrelle di ceramica. Oltre 1.000 persone presenti alla cerimonia inaugurale nella capitale, Katmandu, alla presenza dei vertici delle due aziende e delle istituzioni locali

«Prime. Tiles with Stile» è la formula con la quale la nepalese Prime Ceramics entra, con SACMI, nel mercato della produzione ceramica. Oltre 1.000 persone, tra cui rappresentanti delle istituzioni locali e i vertici delle due aziende, hanno suggellato la nascita della nuova “creatura”, sorta su un’area produttiva di oltre 70mila metri quadrati nella municipalità di Brindavan, nel sud del Paese, non lontano dal confine con l’India.

Per farsi un’idea del contesto, attualmente il Nepal importa piastrelle per un valore di oltre 15 miliardi in valuta locale: un mercato ampio e segmentato che si presta naturalmente alla costituzione e crescita di un forte player locale. Da qui l’idea di Mr. Ashish Garg e Prashant Agrawal, soci e fondatori di Prime Ceramics, di entrare nella produzione diretta di ceramica e di farlo rivolgendosi «al leader mondiale nelle forniture per ceramica».

Realizzare una produzione nazionale per rendere il prodotto più competitivo e accessibile non è il solo obiettivo. «Lavoriamo con SACMI perché ci vogliamo distinguere per qualità», ha osservato Ashish Garg, nel ruolo di presidente di Prime Ceramics, intervenendo alla cerimonia inaugurale insieme al presidente di SACMI, Paolo Mongardi.

«Abbiamo condiviso ogni fase di questo progetto, creando un eccezionale team di lavoro – ha sottolineato Paolo Mongardi – sin dal primo momento le nostre aziende hanno condiviso l’obiettivo, creare un progetto di qualità, con le migliori tecnologie disponibili e quindi un ottimo prodotto da portare sul mercato». Una condivisione non solo di obiettivi ma anche di valori, con la decisione di essere presenti a Katmandu a sottolineare come questo progetto rappresenti «il primo passo di una collaborazione di lungo termine».

«Per noi il Nepal è un mercato in crescita – aggiunge Fabio Ferrari, Regional Sales Manager BU Tiles – e con potenzialità importanti. Crediamo molto nel valore di questo progetto per questo abbiamo messo a disposizione le nostre migliori competenze».

Ad essere fornite sin qui, per parte SACMI, sono tutte le tecnologie chiave dell’impianto, dalla preparazione impasti alla formatura, dalla logistica al forno, sino a smaltatura e decorazione digitale. In particolare, SACMI ha fornito un forno FCC 295 da 168 metri ad alta efficienza termica, completo di essiccatoio pre-forno EUC 295. Per la formatura, Prime Ceramics potrà avvalersi di due PHC 3500, con formati realizzabili sino a 60×120 cm.

A sottolineare l’investimento sull’estetica del prodotto, oltre alla smalteria, Prime Ceramics installa la nuova DHD 908 “12 barre”, la soluzione SACMI di ultima generazione per l’applicazione a umido di inchiostri ed effetti. Quindi l’essiccatoio a 5 piani, l’atomizzatore ATI, le linee di scelta, movimentazione e stoccaggio. Di fornitura SACMI anche il sistema completo di filtrazione polveri e fumi, in coerenza con la grande sensibilità del management Prime Ceramics e, in generale, della società nepalese, per le tematiche ambientali.

L’impianto realizzato, totalmente greenfield, andrà a soddisfare almeno un quarto della domanda nazionale del mercato, dando lavoro a oltre 300 persone. Non solo: grazie alla posizione strategica – non i 1.400 metri della capitale Katmandu ma l’area meridionale del Paese – insieme all’elevata qualità tecnologica, si pensa già all’opportunità dell’export verso la vicina India.

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