Laminam: Riad Nyla Wellness & Spa a Marrakech tra colorazioni, lavorazioni della lastra e texture superficiali avvolgenti

L’ispirazione nasce dalla necessità di istituire un luogo di decompressione dal turbinio della medina.  

Costruito con un’anima multiculturale, il corpo si sviluppa sulla planimetria della tipica casa tradizionale marocchina riconvertita a “maison d’hôtes” è progettato seguendo una doppia dialettica: “tradizione-cosmopolitismo” e “lusso-intimità”.

Varcando i grandi portoni in legno ci si lascia alle spalle la confusione della città e si accede alla reception e al cortile principale, circondato dal tipico porticato con colonne, insieme alla Suite Ya Amar, alla cucina e al ristorante. Al piano primo, troviamo le Suite Noor e Amal (deluxe), Kaïa e Menzeh (superior). Sulla terrazza del primo piano anche una piscina esterna, un secondo spazio ristorante, una lounge per gli aperitivi e una zona relax con i lettini sdraio. Gli spazi wellness con hammam, piscina e zona massaggi trovano spazio in un ampio locale interrato di 220 mq, decorato con archi e volte a botte.

Gli impianti di ultima generazione del Riad sono studiati per garantire il massimo comfort in qualunque periodo dell’anno, grazie ad un sistema integrato tra pompe di calore solare e accumulatori di energia termica ed elettrica. Spazio dunque ad innovazione tecnologica e comfort, ma senza tralasciare la tipica identità marocchina, che emerge negli elementi architettonici locali, come gli archi delle porte, la falegnameria con motivi tradizionali,  le zelij, tipiche maioliche smaltate. E ampio spazio anche alla sofisticazione estetica e alla cura dei dettagli, con le superfici ceramiche Laminam declinate a pavimento, rivestimento e complemento d’arredo, scelte dall’architetto Mattia Siviero e dalla designer Corinne Dressler.
L’estetica di Riad Nyla si riconosce nel Laminam Effect, tipico total-look da interni, qui rivisitato in chiave marocchina, con 5 collezioni (I Naturali, Seta, Ossido, Calce e IN-SIDE) applicate in 10 tinte e 4 finiture superficiali. Un’ampiezza di gamma, di dimensioni (si va dal 1000 x 1300 cm alla maxi lastra 1620 x 3240 mm), di spessori, di effetti materici e di lavorazioni che hanno consentito di concretizzare le idee stilistiche dei progettisti, moltiplicando esponenzialmente le loro possibilità creative.

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