Alfredo BallariniPrendendo spunto dal Coverings, la più importante fiera americana, Alfredo Ballarini traccia una breve analisi delle aziende del settore presenti sul territorio americano.

Varie ceramiche italiane commercializzano piastrelle negli Stati Uniti d’America e tra queste vi sono alcuni gruppi che negli anni addietro hanno compiuto la scelta strategica di posizionarsi sul mercato statunitense anche con un’unità produttiva in loco, sia per rafforzare la loro presenza commerciale, sia per aumentare la propria competitività negli States andando oltre le problematiche del cambio euro-dollaro e riducendo drasticamente l’onere del trasporto. Orbene le aziende che hanno rafforzato la loro operatività americana hanno anche sicuramente beneficiato in positivo: prima della perdurante strategia monetaria espansiva degli USA, che a differenza dell’Europa ha sempre seguito i giusti canoni della teoria economica per rafforzarne il ciclo, e poi dei risultati di tale strategia, cioè della ripresa economica americana partita già dal primo trimestre 2012. Gli utili prodotti negli Stati Uniti hanno rafforzato i bilanci consolidati di queste aziende con percentuali anche importanti di incremento del fatturato accompagnate da buona marginalità.

Per citare qualche esempio in uno schema di dati e commenti stralciati dalle relazioni dei bilanci aziendali possiamo evidenziare:
A conferma di quanto sopra scritto leggiamo nella relazione semestrale 2015 di Panariagroup Industrie Ceramiche che l’andamento del fatturato del settore ceramico italiano ha visto iniziare il 2015 con un primo semestre positivo per circa un +4% proprio grazie anche ad una significativa crescita del mercato americano. Con la controllata PANARIAGROUP USA l’azienda svolge attività di holding e di commercializzazione nel nord America per le linee di prodotto a marchio Panaria. Una seconda società, LEA NORTH AMERICA, con base nel Delaware, è attiva nel commercializzare in Nord America le linee di prodotto a marchio Lea. Infine, sempre nell’ambito di Panariagroup, la società FLORIDA TILE, anch’essa posizionata nel Delaware, produce e commercializza con rete distributiva ubicata prevalentemente nella costa orientale. L’insieme di queste tre controllate americane ha visto una crescita del fatturato del 13% nel 2014 con tutti i presupposti per ulteriori incrementi, secondo quanto dichiarato nella relazione di gestione del gruppo, che supportava tali previsioni indicando un rilevante piano di investimenti riguardante l’esercizio 2015. Nella trimestrale al 30/09/2015 Panariagroup, che ricordiamo è quotata in borsa, ha confermato in sostanza il positivo trend del 2015 con un aumento del fatturato americano pari al 14% se misurato in dollari, ancora superiore se misurato in euro grazie all’apprezzamento del dollaro rispetto alla valuta europea. L’incidenza del mercato statunitense sui ricavi del gruppo è indicata essere vicina al 38%.

Il gruppo FINFLOOR, che opera sia in produzione che in commercializzazione negli States con FLORIM USA a Clarksville nel Tennessee e in sola commercializzazione con Florim Solutions sita in Georgia, ne evidenzia a bilancio 2014 un fatturato in crescita da 85,2 a 88,2 milioni di Euro ottenendo un ottimo Ebitda in crescita da 27,2 a 27,6 milioni di Euro.

Il gruppo EMILCERAMICA, che detiene l’81,08% della partecipazione in EmilAmerica, opera negli USA con la sola commercializzazione di piastrelle sul mercato Nordamericano. Ha subito nel 2014 in tale partecipata, una lieve flessione del fatturato confermata anche dalla diminuzione dei crediti vantati dalla capogruppo verso la consociata.

Il gruppo GRANITIFIANDRE prevedeva nel bilancio 2014 un fatturato 2015 complessivamente in aumento anche grazie alla propria consociata americana StonePeak Ceramics, partecipata al 98,4%, vista in crescita e con ottime marginalità nella sua produzione di gres porcellanato a Crossville in Tennessee. Tale consociata ha evidenziato nel 2014 ricavi in crescita per ben il 18,7% sull’anno precedente arrivando a fatturare 180,152 milioni di dollari con un Ebitda di 47,805 milioni.

Il gruppo MOHAWK, dopo l’acquisizione del gruppo Marazzi in Italia, rafforza la sua produzione di ceramica negli Stati Uniti con nuovi impianti nello stabilimento di Dallas ed in Tennessee il cui inizio attività era previsto per il 2016, nella relazione del bilancio 2014. La multinazionale ha visto crescere velocemente le proprie vendite nel settore ceramico arrivando a 3015,3 milioni di dollari nel 2014, +12,6%, con un utile operativo di circa 351,1 milioni. L’incremento di fatturato è stato principalmente conseguenza dell’aumento di volumi che trasformato in dollari ha contribuito per circa +358 milioni di USD, dei quali circa 272 attribuibili al gruppo Marazzi. Riguardo all’anno 2015 si legge sulla quarta trimestrale pubblicata che le vendite del settore ceramico sono leggermente diminuite passando dai 3015,3 milioni di dollari del 2014 ai 3012,9 del 2015 con un utile operativo comunque incrementato da 351,1 milioni a 414,2.

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