NEL DECORO IL MADE IN ITALY DELLE PIASTRELLE

“Propongo di sostituire sullo stemma di Sassuolo il latino di Sic ex murice gemmae – che nessuno sa più cosa significhi – con l’inglese Blow-up, nel doppio significato di esplosione e ingrandimento”.

Così ebbe a dire Guglielmo Zucconi, famoso giornalista dalle salde origini modenesi, chiamato a commentare l’incredibile sviluppo della ceramica italiana, in occasione del decimo compleanno dell’allora Consorzio dei Decoratori Artistici Ceramici, il Co.D.A.C.

Questo cammino, così bene sintetizzato da Zucconi, ha origini lontane: la storia della ceramica si perde nella notte dei tempi ma c’é una storia, decisamente più recente, che ha fortemente caratterizzato la ceramica italiana, l’ha resa più bella, più ricercata, più competitiva sui mercati di tutto il mondo proprio come quegli abiti firmati o quelle automobili di marca dall’inconfondibile segno “Made in Italy”.

E’ il decoro artistico ceramico, applicato alle piastrelle con fantasia e sapienza, che in questi anni ha fatto la differenza e ha dato quello che si chiama comunemente il valore aggiunto ad un prodotto sostanzialmente povero fatto di terra, acqua e fuoco. Né più, né meno di quanto si faceva in Cina o nelle fornaci etrusche o romane qualche millennio fa. E se la logica evoluzione della ceramica, dovuta alle accresciute conoscenze e all’utilizzo delle nuove tecnologie, consente oggi di ottenere piastrelle di ogni tipo e spessore, così belle da confondersi con i prodotti naturali, robuste al punto di essere garantite a vita é altrettanto vero che sono ancora il processo artigianale, il decoro artistico che nasce dal gusto e dalla fantasia, la continua ricerca che si conduce nei laboratori, la vera chiave del successo della ceramica italiana nel mondo.

DECORO CERAMICO: 25 ANNI DI CRESCITA

Co.D.A.C. – Consorzio dei Decoratori Artistici Ceramici – si è costituito nel 1986 collocandosi nel già ricco panorama associazionistico dell’area industriale modenese e reggiana, come realtà specifica del settore dei decori e corredi ceramici.

Nato e cresciuto con la chiara determinazione di dare voce e rappre-sentatività alle aziende del comparto e allo scopo di promuovere e valorizzare l’alto livello tecnico ed estetico della ceramica italiana, il Consorzio ha accresciuto via via il numero dei propri soci e dei servizi offerti.

Dal 2001 Co.D.A.C si trasforma in Cerarte: un nuovo nome che diventa un vero e proprio marchio che meglio esprime la natura del comparto.

E’ verso la seconda metà degli anni ’70 che nascono i primi “studi” o “laboratori” chiamati comunemente di Terzo Fuoco, dalla tecnica di una terza cottura del decoro dopo quella del supporto (il biscotto) e del fondo smaltato.
Si operava, allora, in ambienti spesso angusti, con pochi dipendenti e tecnologie ridotte.
Ma la strada era tracciata.
Vent’anni più tardi – 1996 – il Consorzio conta già una trentina di associati, gli addetti del settore sono oltre 1300, il fatturato balza a circa 250 miliardi di vecchie lire.
I piccoli laboratori sono cresciuti trasformandosi in vere e proprie aziende con strutture di ricerca, produttive e manageriali ben definite.

Ai decoratori si aggiungono poi i “tagliatori”, i “terzisti” e i “quartisti” a cui vengono decentrati quei segmenti di attività che non si riesce più a seguire direttamente.
Nascono in questo modo i tozzetti, i listelli, i diversi tipi di inserti per le fasce, le greche, i rosoni, le trecce e le altre mille trovate che andranno ad arricchire il corredo ceramico di pavimenti e rivestimenti.

Un impulso notevolissimo lo registra poi la ricerca, favorita dall’utilizzo di computer grafici, laboratori fotografici, scanner e dalle apparecchiature più avanzate.
Giovani formati nelle migliori scuole d’arte ed esperti di informatica segnano in questo modo un ulteriore salto di qualità del corredo ceramico.

Ora è possibile accedere ad una vastissima gamma di colori, si possono applicare alla ceramica metalli preziosi come oro, argento, platino ma anche rame, vetro, legno per una creatività senza confini messa al servizio dei produttori di piastrelle, degli architetti e dei designer, degli utenti finali del prodotto.
Ma sono ancora la fantasia, il processo artigianale e il gusto della ricerca e della sperimentazione l’autentico valore e il motore del comparto.

UN PRODOTTO IN CONTINUA EVOLUZIONE

In oltre 25 anni di attività il corredo ceramico ha sperimentato con una velocità incredibile migliaia, o forse milioni, di idee, progetti, tecniche e processi produttivi in una continua logica evolutiva.
Non poteva essere diversamente, trattandosi di un settore che nasce dall’arte e si nutre di arte e quindi di fantasia e creatività.
Le prime realizzazioni erano completamente manuali mentre i tempi successivi hanno visto un vasto impiego delle molteplici tecniche serigrafiche: dalle sovrapposizioni serigrafiche, alle serigrafiche a rilievo, all’uso iniziale di ori e altri metalli preziosi per passare poi alle graniglie di vetro applicate a colla e quindi alle vetrose vere e proprie, con le applicazioni a secco mediante caduta.
Ma un primo salto significativo delle tecniche di decoro avviene con l’introduzione del “Quarto Fuoco” che consente le applicazioni dei metalli e dei lustri sui bianchi spessorati e sui vetri già cotti.

Il pezzo speciale a rilievo pressa diventa l’oggetto forte del decoro, con un suo percorso tecnico-produttivo che parte dalla modanatura (london, torelli, etc.) per arrivare al pezzo speciale decorato fine a sé stesso pressato a umido, poi formato a colaggio e, infine, pressato a secco.
Significativa è anche l’evoluzione delle tipologie. I primi anni furono contrassegnati dalle grandi composizioni floreali e paesaggistiche con diverse applicazioni serigrafiche e finite manualmente.
Tuttavia la grande innovazione avviene con l’introduzione del listello serigrafico che si è imposto sui mercati in grande quantità ed è ancora ampiamente utilizzato come fregio e bordura di pavimenti e rivestimenti.
Naturalmente le tecniche si sono affinate e il tradizionale listello oggi si è arricchito di metalli preziosi, di legni e di altri materiali nobili in una tendenza sempre più accentuata verso la sobrietà, l’eleganza, il minimalismo.

Si sono poi imposte le tecniche di taglio e levigatura che hanno contribuito a trasformare e a diversificare il prodotto in una gamma di formati e tipologie che rispondono ad ogni esigenza estetica e idonei a qualsiasi tipo di impiego.
Questi ultimi anni registrano un forte sviluppo delle decorazioni da pavimento con largo uso di serigrafie, tagli, mosaici, sabbiature e levigature.
Un ulteriore salto di qualità legato essenzialmente al crescente uso del gres porcellanato da pavimento che il gusto attuale vuole ampiamente decorato.

I SERVIZI DI CERARTE

L’attività di rappresentanza del settore è soltanto uno degli impegni, per quanto importante, del Consorzio. Infatti l’obiettivo di Cerarte è quello di affiancare le Imprese Associate attraverso un’assistenza a tutto campo, efficace e tempestiva, proponendo e consigliando soluzioni mirate allo scopo di favorire lo sviluppo del settore e delle aziende stesse.

Le principali aree in cui opera Cerarte:

  • Attività di rappresentanza istituzionale
  • Promozione studi e ricerche per il settore
  • Attività sindacale e di rappresentanza contrattuale
  • Organizzazione di convegni di settore e partecipazione a fiere e meeting
  • Attività di consulenza ed assistenza di imprese associate
  • Attivazione e promozione di corsi di formazione per le aziende socie
  • Pubblicazione periodica dell’House organ “CERARTE”
  • Promozione dell’immagine del comparto
  • Cerarte Bazar: il portale per lo scambio delle materie prime

Cerarte opera con l’appoggio e la consulenza professionale di collaboratori affidabili ed altamente qualificati: questo allo scopo fondamentale di poter offrire ai propri associati una gamma di servizi di alta qualità, in modo che l’appartenenza al Consorzio si concretizzi in un serie di vantaggi reali e tangibili.

UN SETTORE CHE COMUNICA

Nell’era dei media e della comunicazione Cerarte non poteva non intensificare la promozione del Consorzio nell’intento di dare ai suoi associati la massima visibilità a livello istituzionale, produttiva, commerciale e di marketing.
In pochi anni è stato attivato un house organ distribuito in migliaia di copie in occasione dei principali eventi fieristici nazionali e internazionali.

La rivista, oltre a trattare i più rilevanti argomenti che riguardano la ceramica italiana nel suo complesso, riserva ampi spazi agli associati e alle loro aziende, alle iniziative e ai servizi del Consorzio, ai prodotti del comparto del decoro.

Cerarte on line é poi da tempo una realtà grazie al sito internet articolato su diversi livelli: le informazioni di carattere generale, la rassegna stampa e la rivista in rete, l’elenco dei soci e un ingresso operativo per le aziende associate. In fase di studio é invece il marchio D.O.C. del corredo ceramico che caratterizzerà e tutelerà i prodotti del comparto su tutti i mercati del mondo.